Roma, pedonalizzazioni a rilento, a Monti vincono i residenti a favore delle auto. Il video.

A Roma le auto vincono sui pedoni. Una presenza invadente, quella delle quattro ruote, che vede la Capitale indietro alle altre grandi metropoli europee per sviluppo di aree pedonali, isole ambientali, zone 30.

L’ultimo progetto andato in fumo è quello del rione Monti. Il piano prevedeva la pedonalizzazione parziale di via Urbana e via Madonna dei Monti, l’allargamento dei marciapiedi di via Serpenti, l’installazione di tre nuovi varchi di accesso ZTL. I cittadini si sono rivolti alla magistratura e lo scorso giugno il Consiglio di Stato ha bocciato il progetto. Secondo i giudici, violerebbe il Codice della strada e mancherebbe di un’istruttoria completa sul traffico e sulla sicurezza stradale. I residenti temono di perdere posti auto o di vedere incrementata la movida notturna. Eppure i commercianti, che spesso a Roma sono contrari a limitare il traffico, in questo caso erano per lo più d’accordo.

Non molto lontano da Monti, dopo una prima bocciatura al Tar, sembra invece andare avanti il nuovo piano di pedonalizzazione di via di San Giovanni in Laterano, ribattezzata la Gay Street. A pochi passi, attorno al Colosseo, è tornato da poco in auge un vecchio piano, rilanciato da Legambiente, per togliere auto e motori attorno al monumento. Dopo la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali voluta dal sindaco Marino nel 2016, a Roma, a parte pochi e isolati tentativi, non si vedono grandi interventi per togliere spazio alle lamiere. Serve ancora una consapevolezza sui benefici che ne trarrebbe la città, ma chissà se la pandemia non imprima un cambio di passo.

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